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Autore Io speriamo che me la cavo
cosTruman


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 5818
Da: firenze (FI)
Inviato: 21-10-2004 21:00  
Regia: Lina Wertmuller
Ambientato in una vecchia provincia di Napoli, Corzano, un piccolo paesino, povero e cosiddetto "sgarrupato".
Il maestro Sperelli (Paolo Villaggio), brav'uomo quanto onesto, di origine ligure viene spedito per un disguido direttamente in una scuola mal curata di Corzano. In un primo momento non si trova affatto a suo agio. In un paese in cui l'istruzione è considerata inutile e deleteria, e la delinquenza è diletto principale. Ebbene, il maestro chiede quasi subito il trasferimento nella scuola in cui sarebbe dovuto andare, in Liguria. Il tempo passa e pian piano i ragazzini simpaticissimi e mezzi delinquenti della III B e il tranquillo e malinconico maestro Sperelli si affezionano. Il trasferimento viene annullato e si instaura un rapporto dolce e simpatico tra i due ruoli.
<<<<SPOILER>>>>
Quando arriverà il momento di lasciare quel gruppetto di ragazzi il maestro Sperelli si sentirà solo. Il film termina con una dose di dolcezza indescrivibile.

Un film sull'affetto e sulla solidarietà che può nascere tra dei ragazzini col cuore tenero tenero,che vivono da sempre nella miseria e un adulto del nord, scettico inizialmente. Sarà il tempo a far risistemare ogni cosa. Il tempo. Cercando di convivere i problemi si elidono. E l'amicizia che nasce è dolce. Dolce come un rapporto tra un adulto e un bambino. Tra un adulto abituato ad un tenore di vita e tra un bambino abituato ad uno totalmente opposto. Si adeguano, nasce l'amicizia, e lasciarsi sarà triste.
Un complimento alle interpretazioni. Paolo Villaggio. Bravo. E' la prova che non sa fare solo ed esclusivamente le lingue di fuori e i versetti soffocati. I bambini, beh, in quanto veri e proprio napoletani, sono attori nati. E' una visione molto realistica, veritiera e crudele di ciò che era/è in quei luoghi. Da non credere certe condizioni di vita. Realistico, molto realistico.


"..la fine del mondo creerà danni irreparabili [...] e io, speriamo che me la cavo.."




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Addio

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[ Questo messaggio è stato modificato da: cosTruman il 21-10-2004 alle 21:12 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 27-06-2006 12:21  
Questa è una delle interpretazioni pr nulla comiche di Paolo Villaggio. Premesso che anche in Fantozzi (escludiamo Fracchia o le Comiche che invece sono demenziali e basta) un fondo più che amaro è presente..beh...comunque sono film come questo (e "Il Segreto del Bosco Vecchio") che vedono paolo Villaggio cimentarsi in ruoli al limite del drammatico. Non mi pronuncio tanto sulla regia di questo film (non conosco affatto la regista e da quel poco che ho visto si destreggia abbastanza bene nel tipico stile della commedia all'italiana), ma il soggetto - che se non sbaglio è tratto da un libro - è abbatsnza interesante, volutamente caricato. Si affaccia dal balcone dei borghesi (volendo usare una metafora) in quello che è il mondo degli "scugnizzi", della vita disadattata di una classe di ragazzini con gli stessi problemi dei loro coetanei, con lo stesso modo di pensare, ma spesso con famiglie più che assenti alle spalle.
Villaggio recita la parte del maestro burbero, un po' impacciato e aasolutamente non abituato al degrado dell'ambiente in cui tristemente la vita ha finito per collocarlo.

POILER:

Finirà per saper apprezzare quelle cose che all'apparenza sembrano grezze e rozze. Finirà per convincersi che anche dalla miseria qualcosa di buono si può ricavare (e infatt l'amicizia col teppistello e più svogliato della classe gli insegnerà proprio questo) nel pieno spirito di De Andrè, il primo a sostenere che "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i for".

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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 27-06-2006 12:26  
E' un pò troppo folkloristico...le interpretazioni dei bambini (seppur bravi) sono volutamente caricate..seguono un canovaccio fatto di schetch e battute rubate a un bestseller non si sa quanto veritiero o frutto di manipolazioni da parte del suo autore. L regista che personalmente odio profondamente..non l'ho mai considerata all'altezza...e qui siamo già nel suo periodo di decadenza..semmai ce ne fosse stato mai uno di splendore..

Villaggio è bravo..e il film pur se superficiale si lascia comunque guardare
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Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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RipleyGame

Reg.: 16 Giu 2006
Messaggi: 116
Da: Messina (ME)
Inviato: 27-06-2006 19:03  
Io ricordo che da piccola mi è piaciuto,l'ho preferito anche a Io no speak english,sempre col Paolino,ma credo che se lo rivedessi adesso che sono più grande non lo valuterei con gli stessi occhi,quindi non so con chi di voi mi trovo d'accordo...

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 28-06-2006 10:00  
quote:
In data 2006-06-27 19:03, RipleyGame scrive:
Io ricordo che da piccola mi è piaciuto,l'ho preferito anche a Io no speak english,sempre col Paolino,ma credo che se lo rivedessi adesso che sono più grande non lo valuterei con gli stessi occhi,quindi non so con chi di voi mi trovo d'accordo...



Beh.....credo che non sia paragonabile a "Io no spik inglish". Quest'ultimo appartiene alla stregua dei vari "Fracchia" e "Le comiche". Insomma..appartiene ad un genere demenziale, della filmografia di Villaggio.
mentre fantozzi è a metà tra la comicità assurda (anche se sono ottimi solo i primi film...gli ultimi fanno schifo) e la drammaticità (stile "tragicomico", come si usa dire..). "Io speriamo cheme la cavo" consiste in una trama drammatica, travestita da commedia, grottesca nella sua veridicità. si destreggia fra scene forse (non so se volutamente ) tropo caricate di neorealismo non minimamente paragonabile a quello di Vittorio De Sica, ma sicuramente che mirano a far riflettere sulla delicatezza del tema trattato.
Non so se dipenda dalla scarsa bravura della regista (come ha detto pensolo) - che io conosco poco - oppure sia un intento per cercare di far trovare più a suo agio un Paoo Villaggio che altrimenti si staccherebbe troppo bruscamente dal cliche suo tipico.
Forse si poteva "dare di più" con questa pellicola, ma il risultato non è così scadente come può sembrare, e sicuramente (almeno a mio avviso) non merita di essere collocato al fianco di film come "io no spik inglish". Ma, ovviamente, rispetto la tua opinione.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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